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Studi sulla Mariegola

Introduzione alla Mariegola di Romolo Putelli

Anni addietro chi non era "specializzato" negli studi storici avrebbe torto l'occhio vedendo il titolo "clericale", Ma oggimai è dimostrato anche a largo pubblico che le pubblicazioni e le indagini sul mondo chiesastico medievale interessano assai per l'influenza avuta allora nell'ambiente cittadino e nazionale.

Questo vale tanto più per gli studi relativi alle vecchie "Scuole" o Confraternite a cui, nelle città e nelle borgate, son dovute tante costruzioni artistiche e tante iniziative di cultura popolare in epoche di "aristocrazia del sapere".

Certo non vogliamo dire che la "Mariegola" - statuto o regolamento - della Confrater­nita di San Giovanni Battista in Cimbergo possa, ora pubblicata da noi, rivelare fatti d'importanza straordinaria; troppo piccolo all'uopo è il villaggio disperso sui fianchi della Valle Camonica.

Ma se possiamo sorpassare sulla "vision miracolosa" del 1552 e sull'asserito "miraco­lo" d'una risurrezione del bambino battezzando; apprendiamo volentieri con molta approssimazione l'epoca che fu costruita la bella chiesetta di S. Giovanni Battista dallo svelto campanile a bifore e merli "ghibellini",

Notevoli assai, per il punto "sociale" troveremo i capitoli che insistono sull'obbligo dei Confratelli, non solo alla preghiera pei defunti, ma al soccorso pei bisognosi, alle cure per gli ammalati, e l'austero precetto di rendere rigorosissimo conto del patrimonio sociale sotto pena di risarcimento e di multe; come pure la sdegnosa precauzione - tutta vibrante del" camuno repubblicanesimo" dei tempi romani - da ingerenze estranee sotto pene severissime. Tanto più notevole ciò perché allora Cimbergo era, per volere di Venezia dominante, infeudato ai Conti di Lodrone.

Il nostro codice, di buona pergamena, è tutto scritto a mano, su 17 "folii", in ottimo carattere rotondo ed ha le iniziali dei Capitoli miniate, e più accuratamente quella di prima pagina che riproduciamo.

Qualche attenzione speciale meriterà forse dai filologhi la lingua usatavi che è italiano (o "volgare") in tempi che il latino fioriva ancora negli atti pubblici. Osservandovi certe cadenze.e troncature di peculiarità "veneziana" potremmo desumere che anche il calligrafo miniaturista era di Venezia, città ove - sappiamo da altre fonti ed apprendia­mo pur da questa - quei di Cimbergo praticavano assai allora.

La "Mariegola" nostra è ora ornamento nella "Sala Camuna" del "Museo D. Romolo Putelli" a Breno e fu gradito dono e ricordo del venerato e compianto prof,. D. Luigi Brescianelli di Capodiponte.

Mariegola, descrizione

Mariegole (Madre Regola), ossia gli atti istitutivi della Scuole (Confraternite laiche).

La mariegola, dal latino "matricula", o Regola Madre, nelle Scuole di Venezia era lo statuto dei diritti e dei doveri degli aggregati. Era costituita dai capitoli della originaria stesura e dalle modifiche e integrazioni intervenute nel corso degli anni a causa di delibere, decreti o proclami.

Le Scuole erano Confraternite laiche (a Venezia le prime associazioni di lavoratori risalgono all' XI secolo) che eleggevano un Santo Protettore e alle quali aderivano cittadini di ceto medio. I patrizi aderivano solo alle Scuole grandi. Più in generale, una mariegola è un libro "nel quale sono raccolte le leggi sistematiche di alcune Corporazioni di arti ed anche di luoghi pii”, dunque statuti di confraternite religiose o associazioni e corporazioni laiche. Grazie al forte afflusso di uomini di Cimbergo a Venezia per lavorare come facchini, nacque la confraternita dei facchini di Venezia ai quali è dovuta la costruzione della chiesa di San Giovanni Battista

Con la caduta della Serenissima nel 1797 a causa dell'avanzata napoleonica prima e con la successiva occupazione del 1806 che portò alla soppressione degli ordini, le Scuole cominciarono a cessare la loro funzione secolare e in breve tempo molti dei beni in essi contenuti (mobili, corredi, dipinti) furono dispersi nei mercati antiquari e nelle collezioni di tutto il mondo. L'edizione della Mariegola della Confraternita di S. Giovanni Battista di Cimbergo è un raro opuscolo pubblicato da Romolo Putelli nel 1925. Il Museo Camuno ha reso disponibile una riproduzione digitale del fascicolo che qui viene allegata.

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Ultimo aggiornamento
17 ottobre 2023